Connecting dots: era il 12 giugno del 2005 quando Steve Jobs pronunciò il suo celebre discorso alla Stanford University durante il quale esortò ad unire i puntini, riferendosi alla capacità di costruire il nostro destino unendo idee, concetti e fatti, laddove altre persone non sono in grado di vedere nulla. E questo concetto torna sempre in mente quando l’entusiasmo si accende ogni volta che idee apparentemente diverse trovano la loro compiutezza nel fondersi in qualcosa di nuovo.
È questo concetto che torna alla mente quando penso all’utilizzo dei tessuti termotesi applicati ai gazebo per la copertura di spazi esterni.
Che c’entrano i teli con i gazebo? Unire i puntini, ecco le nuove idee per gli spazi all’aperto.
NATURA E BENESSERE
Ci avviciniamo alla stagione estiva e il desiderio di sole, di aria e di luce è forte in ognuno di noi. Non appena il termometro lo permette, siamo pronti a gettare la giacca da una parte e a scegliere di fare qualcosa all’aperto. E dopo due anni di “libertà vigilata”, mangiare fuori al ristorante in buona compagnia, ad esempio, è un desiderio che già ora che siamo in primavera pregustiamo di mettere in pratica.
D’altro canto, veniamo da un periodo in cui abbiamo dovuto rispettare regole che ci hanno costretto lungamente a restare tra le pareti domestiche. Qualcuno ha goduto degli spazi verdi, magari limitrofi alla propria abitazione. A moltissimi, invece, questo rapporto con la natura è stato, purtroppo, precluso.
Pertanto, parlando di benessere, riscontriamo il fortissimo bisogno di recuperare questo contatto con la natura, respirare a pieni polmoni aria pulita e immergerci – senza se e senza ma – nell’ambiente circostante…altro che chiudersi in una SPA!
UNA NUOVA OPPORTUNITÀ
Dalla parte degli imprenditori, ecco finalmente una nuova opportunità, dopo le grandi sofferenze dovute alla pandemia. Ove possibile, ecco la possibilità di installare strutture temporanee per dare sfogo agli spazi interni di bar, ad esempio, ristoranti, alberghi o strutture per eventi.
Il telo si presta perfettamente a coprire grandi o piccole luci e, grazie alle sue caratteristiche, a restare all’esterno senza temere né temperature, né umidità, come più specificatamente riportato anche nell’articolo “Design e funzionalità negli spazi del benessere”
Basta impersonali strutture in cui il cappello conico sovrasta uno spazio poco elegante: anche in queste situazioni, il tessuto termoteso permette di raggiungere un’immagine raffinata, grazie a superfici che, al pari di quelle interne, possono essere lucide, colorate, stampate o personalizzate a piacimento.
Un materiale leggero che, fissato ai profili laterali – come sappiamo (e se non lo sappiamo, richiedi un approfondimento seguendo questo link) – non ha bisogno di pendini dall’alto, pertanto, perfetto per queste strutture leggere che soffitto non ne hanno, salvo il telo di protezione dalle intemperie. Anche quest’ultimo, sgraziata figura conica vista dall’interno, a lungo andare subisce i fisiologici malanni del tempo, magari esposto all’acqua piovana nel corso delle stagioni: non solo il telo permette di nascondere qualsiasi bruttura, ma va oltre, puntando a caratterizzare questi spazi con il design più pulito.
E se vorremo chiudere i gazebo con delle vetrate per le giornate più fresche o per la stagione invernale, laddove possibile? L’idea è molto interessante anche in questa situazione: un volume minore da riscaldare porta ad un maggiore contenimento delle spese…e questo non è disprezzato affatto da nessuno.
PERCEZIONE DI QUALITÀ ED ELEGANZA IN OGNI AMBITO
Una percezione completamente diversa da quella classica fa di queste strutture leggere il fiore all’occhiello di questi spazi all’aperto, e diventa una nuova opportunità per poter ampliare la propria offerta puntando sulla qualità assoluta e su un design non convenzionale: obiettivi raggiunti con una soluzione di una semplicità estrema e un’efficacia assoluta.
Provare per credere…