What a Wonderful World

Foto © Musacchio, Ianniello & Pasqualini courtesy Fondazione MAXXI

Niente di più appropriato del titolo del brano di Louis Armstrong per dare il nome alla mostra in corso al MAXXI di Roma che unisce, in un unico percorso innovativo, le installazioni di 15 artisti di fama internazionale, in esposizione fino a marzo 2023.

Il connubio tra arte e creatività è veramente esplosivo: gli artisti sono chiamati ad immaginare uno spazio in cui collocare la propria opera – già presente nella Collezione del Maxxi oppure di nuova realizzazione – fornendo allo stesso tempo una risposta alle grandi questioni che oggi ci troviamo nel mondo contemporaneo.

Il titolo allude alla realtà di oggi e alla speranza per il domani: attraverso lo sguardo visionario degli artisti evoca, anche in maniera ironica, il nostro tempo costellato di grandi incertezze e sfide, ma anche di molteplici possibilità umane e tecnologiche di grandi evoluzioni e spinte verso il futuro

LA COLLABORAZIONE CON TENSOCIELO

La partecipazione di Tensocielo all’allestimento di alcune aree (tramite il partner tecnico Newmat che si è occupato delle forniture) è un grande motivo di orgoglio.

È una nuova dimostrazione del grande potenziale di innovazione data dalle molteplici soluzioni in cui i teli termotesi si sposano con tutto ciò che riguarda design, creatività, multisensorialità, immaginazione, abbracciando le visioni degli artisti e diventando strumento per tradurre le loro idee in progetti concreti.

Foto © Musacchio, Ianniello & Pasqualini courtesy Fondazione MAXXI

L’intervento ha riguardato prevalentemente i rivestimenti a soffitto dove le varie soluzioni sono state studiate per soddisfare le esigenze progettuali richieste.

Ad esempio, l’artista Jon Rafman ha voluto un soffitto retroilluminato con la stampa di una sua immagine, posta nella sala ottagonale, una soluzione che ben conosciamo [Leggi anche Il cielo in una stanza] e che non smette mai di stupire chi entra in un ambiente caratterizzato da una simile installazione.

Un’altra soluzione prevede un soffitto lucido che permette all’artista di far riflettere verso l’alto le immagini proiettate a parete.

Un telo dalle mille funzioni che non manca di soddisfare i requisiti richiesti anche dal punto di vista tecnico, come la necessità di proiettarvi direttamente delle immagini (con il telo posto a parete) oppure per risolvere problemi di acustica, grazie alla soluzione microforata, utilizzata nell’occasione completamente di colore nero.

NON CHIAMATELO PIÙ FUTURO

What a wonderful world è un progetto sperimentale in progress in cui il visitatore è chiamato ad interagire con le opere dell’artista (talvolta letteralmente, come nel caso dell’acquario di Carsten Höller in cui è chiamato ad immergersi a testa in giù per cambiare il proprio punto di vista), in un percorso in cui arte, tecnologia ed intelligenza artificiale camminano insieme verso un futuro che, ormai, è sempre più presente.

E con tutti e due i piedi già nel futuro, i teli termotesi sono pronti a soddisfare tutte le esigenze che tutti i visionari – dall’artista internazionale, al progettista, alla signora Maria che vuole stupire con qualcosa di nuovo in casa propria – vorranno realizzare.

Foto © Musacchio, Ianniello & Pasqualini courtesy Fondazione MAXXI