Nella storica cornice romana tra via Veneto e l’omonima piazza, sabato 1°ottobre si è svolta in grande stile l’inaugurazione del nuovo cinema Barberini, dopo due anni di chiusura per i lavori di restyling generale: un evento che riporta la luce nella storica struttura che, nata nel 1930, tra qualche anno si appresta a festeggiare il primo centenario.
NON CHIAMATELO SOLO CINEMA
Tuttavia, al posto del “solito” cinema, il pubblico troverà qualcosa di completamente nuovo: il progetto di riqualificazione, infatti, ha puntato sulla creazione di uno spazio diverso, che possa abbracciare le esigenze del pubblico del presente e del futuro.
Così come il progetto delle sale si è evoluto all’inizio degli anni ’90 nella creazione dei multisala, oggi lo spazio cambia nuovamente e il cinema si rinnova diventando uno spazio culturale aperto all’arte, pronto ad ospitare spettacoli, mostre o concerti, primo tra tutti quello di violino tenuto la serata dell’inaugurazione.
Il cinema Barberini diventa spazio di aggregazione e cerniera culturale dell’intera zona, superando i confini delle sale tradizionali e rinnovandosi in un momento in cui il cinema vive momenti di difficoltà.
Un aforisma anonimo ci ricorda che “c’è un’isola di opportunità in mezzo ad ogni difficoltà” e il nuovo cinema Barberini vi è giusto approdato, grazie alla lungimiranza della famiglia Saviotti e al progetto dell’architetto Stefano Rosini.
UNA NUOVA IMMAGINE
Il nuovo concept e la tecnologia all’avanguardia non sono gli unici ingredienti del rinnovamento del cinema Barberini: anche la nuova immagine segue l’evoluzione, con la sfida – vinta – di creare un’ambiente innovativo pur inserendosi nella cornice storica del palazzo.
E Tensocielo è stata chiamata ancora una volta ad un ruolo attivo, strumento per raggiungere l’obiettivo di creare uno spazio non convenzionale all’interno del contesto storico, verso il quale si pone con estremo rispetto.
Sarebbe bastato un attimo per ricadere in sterili anacronismi; invece, i pannelli termotesi color marrone scuro specchiati, posti a soffitto, contribuiscono all’”effetto WOW” che ha lasciato a bocca aperta tutti coloro che sono intervenuti all’inaugurazione e si appresta a fare lo stesso con il pubblico chiamato ad affollare le sale e a partecipare alle iniziative culturali da adesso in poi.
L’EVENTO
Tra gli ospiti d’eccezione, l’attore e regista Carlo Verdone, a cui è stata dedicata una delle 6 sale del cinema, entusiasta perché “non hanno aspettato che fossi morto per dedicarmi questo omaggio, così posso godermelo da vivo”, come ha scherzato rilasciando un’intervista.
Un’inaugurazione che fa bene al cuore di tutti e porta una ventata di positività di cui c’è veramente tanto bisogno.
E anche in questa occasione, non possiamo che essere particolarmente fieri di aver contribuito al risultato finale con il nostro lavoro.